GTE / 1ª tappa: Cavo - Porto Azzurro (Isola d’Elba)
yakınında: Cavo, Toscana (Italia)
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Seyahat planı açıklaması
GRANDE TRAVERSATA ELBANA
55km in 3 giorni per attraversare da est a ovest l’Isola d’Elba e la sua dorsale montuosa. Ho personalmente modificato l’ultima tappa del GTE per arrivare a Marciana Marina.
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Prima tappa della Grande Traversata Elbana (GTE), partenza da Cavo ed arrivo a Porto Azzurro.
Un cammino che inizia nel peggiore e nel migliore dei modi allo stesso tempo. Dopo una serata di pioggia e vento fortissimo con mare mosso, al porto di Piombino questa mattina ci siamo trovati con tutti gli aliscafi cancellati: unica alternativa un traghetto che parte più o meno alla stessa ora ma che arriva a Portoferraio, mettendoci quindi 45 minuti in più del previsto. Una volta a Portoferraio (accolti da uno scroscio d’acqua fortissimo) decidiamo di voler raggiungere Cavo, vero punto di partenza della Grande Traversata Elbana. Unica soluzione sono gli autobus: ci mettono ben 1 ora e 30 minuti e passano più o meno ogni 2 ore. Sarebbe stata una perdita di tempo incredibile se non avessimo avuto la fortuna di beccarlo proprio mentre stava partendo: alle ore 11:10 raggiungiamo finalmente Cavo! Ben due ore dopo l’arrivo previsto se fosse andato tutto bene.
Da qui invece, la fortuna gira dalla nostra parte: sebbene il meteo aveva previsto giornata di vento e pioggia anche oggi, non appena ci mettiamo a camminare incredibilmente esce fuori un gran sole! Tutta la giornata passata con poco vento, sole alternato a poche nuvolette bianche, insomma una bellissima giornata per una prima tappa fantastica!
Partiamo così da Cavo e arriviamo all'incrocio che ci fa lasciare la strada asfaltata alle spalle e proseguire sul sentiero segnalato dalla prima freccia del GTE. Inizia la salita e al primo cartello illustrativo del cammino troviamo, leggermente nascosta, la breve deviazione che ci porterà a vedere il Mausoleo Tonietti (importante famiglia dell'Isola), purtroppo in avanzato stato di abbandono ma comunque meritevole di visita e foto.
Torniamo sui nostri passi e proseguiamo sul sentiero sempre ben segnato che si apre spesso su panorami splendidi. Un comodo e ampio tratto sterrato in salita ci porta sul Monte Grosso (344m) e la sua magnifica vista su gran parte della costa nord e la baia di Portoferraio che ci lascia senza parole. Il sentiero che segue merita foto ad ogni passo.
Dopo circa 9,5km dalla partenza raggiungiamo il valico di Aia di Cacio (302m) dove, attraversando la strada, inizia la ripida e non subito simpatica salita che ci porta in vetta al Monte Strega (427m), compiendo così 125 metri di dislivello in meno di mezzo chilometro.
Da qui in poi frequenti sali scendi su pendii più o meno ripidi o dolci ci regaleranno bellissimi panorami sull'isola. Unica pecca le numerose antenne sulle cime delle montagne che ne rovinano vistosamente i lineamenti. Superiamo il Passo del Croce prima e Le Panche poi e l'ultima faticosa salita ci porta finalmente su Cima del Monte (515m), la vetta più alta di oggi dove, inutile dirlo, la vista è spettacolare.
Da qui, una ripida discesa ci porterà rapidamente giù di quota in direzione Porto Azzurro, meta di questa notte. All'altezza dell'incrocio tra GTE e il sentiero 210, imbocchiamo quest'ultimo dove un poco comodo canalone ci fa sbucare sul Viale Europa di Porto Azzurro: 2km che l'indomani dovremmo affrontare in salita a ritroso.
Porto Azzurro è un bellissimo e caratteristico paesino dove è obbligatorio a mio avviso fare tappa per girarselo e visitarlo tra il suo porto e le viuzze che lo rendono così particolare.
(Noi per dormire abbiamo scelto: La Casa di Berenice)
•••
ATTENZIONE:
Lo stato del territorio e dei sentieri, la loro percorribilità e le condizioni meteo possono variare di giorno in giorno e sono sempre da valutare e controllare previa partenza. Il grado di difficoltà scelto è personale e soggettivo in base all’esperienza ed al grado di preparazione tecnico e fisico. Ognuno assumendosene la responsabilità dovrà quindi valutare personalmente la fattibilità del percorso in base alle proprie capacità e alle informazioni acquisite prima dell’escursione. Chi segue questa traccia esonera il sottoscritto da qualsiasi responsabilità in caso di incidenti o qualunque altro problema dovesse verificarsi nel seguire detti percorsi e lo fa a proprio rischio e pericolo.
55km in 3 giorni per attraversare da est a ovest l’Isola d’Elba e la sua dorsale montuosa. Ho personalmente modificato l’ultima tappa del GTE per arrivare a Marciana Marina.
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Prima tappa della Grande Traversata Elbana (GTE), partenza da Cavo ed arrivo a Porto Azzurro.
Un cammino che inizia nel peggiore e nel migliore dei modi allo stesso tempo. Dopo una serata di pioggia e vento fortissimo con mare mosso, al porto di Piombino questa mattina ci siamo trovati con tutti gli aliscafi cancellati: unica alternativa un traghetto che parte più o meno alla stessa ora ma che arriva a Portoferraio, mettendoci quindi 45 minuti in più del previsto. Una volta a Portoferraio (accolti da uno scroscio d’acqua fortissimo) decidiamo di voler raggiungere Cavo, vero punto di partenza della Grande Traversata Elbana. Unica soluzione sono gli autobus: ci mettono ben 1 ora e 30 minuti e passano più o meno ogni 2 ore. Sarebbe stata una perdita di tempo incredibile se non avessimo avuto la fortuna di beccarlo proprio mentre stava partendo: alle ore 11:10 raggiungiamo finalmente Cavo! Ben due ore dopo l’arrivo previsto se fosse andato tutto bene.
Da qui invece, la fortuna gira dalla nostra parte: sebbene il meteo aveva previsto giornata di vento e pioggia anche oggi, non appena ci mettiamo a camminare incredibilmente esce fuori un gran sole! Tutta la giornata passata con poco vento, sole alternato a poche nuvolette bianche, insomma una bellissima giornata per una prima tappa fantastica!
Partiamo così da Cavo e arriviamo all'incrocio che ci fa lasciare la strada asfaltata alle spalle e proseguire sul sentiero segnalato dalla prima freccia del GTE. Inizia la salita e al primo cartello illustrativo del cammino troviamo, leggermente nascosta, la breve deviazione che ci porterà a vedere il Mausoleo Tonietti (importante famiglia dell'Isola), purtroppo in avanzato stato di abbandono ma comunque meritevole di visita e foto.
Torniamo sui nostri passi e proseguiamo sul sentiero sempre ben segnato che si apre spesso su panorami splendidi. Un comodo e ampio tratto sterrato in salita ci porta sul Monte Grosso (344m) e la sua magnifica vista su gran parte della costa nord e la baia di Portoferraio che ci lascia senza parole. Il sentiero che segue merita foto ad ogni passo.
Dopo circa 9,5km dalla partenza raggiungiamo il valico di Aia di Cacio (302m) dove, attraversando la strada, inizia la ripida e non subito simpatica salita che ci porta in vetta al Monte Strega (427m), compiendo così 125 metri di dislivello in meno di mezzo chilometro.
Da qui in poi frequenti sali scendi su pendii più o meno ripidi o dolci ci regaleranno bellissimi panorami sull'isola. Unica pecca le numerose antenne sulle cime delle montagne che ne rovinano vistosamente i lineamenti. Superiamo il Passo del Croce prima e Le Panche poi e l'ultima faticosa salita ci porta finalmente su Cima del Monte (515m), la vetta più alta di oggi dove, inutile dirlo, la vista è spettacolare.
Da qui, una ripida discesa ci porterà rapidamente giù di quota in direzione Porto Azzurro, meta di questa notte. All'altezza dell'incrocio tra GTE e il sentiero 210, imbocchiamo quest'ultimo dove un poco comodo canalone ci fa sbucare sul Viale Europa di Porto Azzurro: 2km che l'indomani dovremmo affrontare in salita a ritroso.
Porto Azzurro è un bellissimo e caratteristico paesino dove è obbligatorio a mio avviso fare tappa per girarselo e visitarlo tra il suo porto e le viuzze che lo rendono così particolare.
(Noi per dormire abbiamo scelto: La Casa di Berenice)
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ATTENZIONE:
Lo stato del territorio e dei sentieri, la loro percorribilità e le condizioni meteo possono variare di giorno in giorno e sono sempre da valutare e controllare previa partenza. Il grado di difficoltà scelto è personale e soggettivo in base all’esperienza ed al grado di preparazione tecnico e fisico. Ognuno assumendosene la responsabilità dovrà quindi valutare personalmente la fattibilità del percorso in base alle proprie capacità e alle informazioni acquisite prima dell’escursione. Chi segue questa traccia esonera il sottoscritto da qualsiasi responsabilità in caso di incidenti o qualunque altro problema dovesse verificarsi nel seguire detti percorsi e lo fa a proprio rischio e pericolo.
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